Timkat
- Giorgio Cosulich

- 14 set
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 15 set
Fede e identità in una celebrazione etiope senza tempo.

Il Timkat, che in amarico significa "battesimo", è molto più di una celebrazione religiosa: è il momento in cui la spiritualità etiope si manifesta nella sua forma più intensa e collettiva. Questa festività, la più importante per la Chiesa ortodossa etiope, si tiene ogni anno il 19 gennaio (o il 20 negli anni bisestili) e commemora il battesimo di Gesù nel fiume Giordano, secondo la tradizione cristiana.
Ad Addis Abeba, il rito prende vita già alla vigilia, quando i sacerdoti portano in processione i Tabot—repliche dell’Arca dell’Alleanza—dalle chiese locali fino a fonti d’acqua sacre. Avvolti in preziosi tessuti e trasportati sulla testa dai religiosi, questi oggetti sacri rappresentano la presenza divina e sono accompagnati da canti liturgici e dalla partecipazione intensa dei fedeli.


La notte si carica di attesa e devozione: uomini, donne e bambini si radunano intorno alle vasche e ai corsi d’acqua, unendosi in preghiere e canti che risuonano nell’aria fino all’alba. Quando il nuovo giorno sorge, l’acqua viene benedetta e i fedeli si fanno aspergere per rinnovare simbolicamente il proprio battesimo. Per molti, il gesto si trasforma in un’immersione totale, segno di purificazione e rinascita spirituale.
Ma il Timkat non è solo un rito religioso: è un evento che unisce la comunità in un’esplosione di colori e tradizioni. Dopo la cerimonia, i Tabot vengono riportati alle loro chiese con solenni processioni, accompagnate da danze e canti di gioia. I fedeli vestono abiti bianchi tradizionali, mentre il clero sfoggia paramenti riccamente decorati, trasformando le strade della capitale in un vibrante mosaico di fede e identità culturale.




Questa celebrazione affonda le sue radici nelle antiche tradizioni cristiane etiopi e ancora oggi rappresenta un forte legame con la storia e la spiritualità del Paese. Per chi assiste, che sia un fedele o un visitatore, il Timkat è un’esperienza che trascende il tempo: un momento di partecipazione collettiva, in cui la devozione diventa spettacolo e la tradizione si rinnova, anno dopo anno.







